ma la politica è laica oppure è incredibilmente religiosa-praticante e antica? |
Diario
17 agosto 2005
Il governo degli schiaffi, i media della non informazione
In appena un giorno, per l'ennesima volta le parole del premier scatenano polemica. Tuttavia, il bello dei nostri media è che questi riportano le frasi astiose fra alleati (a destra) sempre con un tono quasi da rimprovero con dispiacere o con un tono rassicurante tipo "vabbè tanto si vogliono bene". Mentre quando queste cose accadono dall'altra parte della barricata, ecco che si sentono i vari presentatori tutti incravattati a perdersi in frasi bibliche tipo "caos/ancora bufera nel centrosinistra". Evviva l'imparzialità e la coerenza. Detto della totale non esposizione mediatica del concetto della reale crisi della destra italiana, cosa è successo veramente? Per l'ennesima volta, Silvio esagera: si proclama il leader, indiscusso della coalizione. Anzi, "chi non ci sta, avrà il benservito!". Hai visto come è omogenea la Casa delle (poche) libertà? Allora, dato che ai democristiani il verbo "to lead" sta davvero nel sangue (eredità del regime cattolico dell 900), ecco che mica Follini ma Casini si ribella: il tutto va ridiscusso. Nel senso che, spiega meglio il Presidente della Camera, non c'è ancora tutto di definitivo. Almeno l'analisi che mister capello bianco è realistica: gli elettori ci hanno abbandonato. Ma perchè, alle regionali e (dopo un mese) alle provinciale che avevano fatto gli italiani? L'Italia aveva messo la freccia per la svolta a sinistra. Poi a sinistra, come al solito, c'è qualcuno (vedi mister cicoria alias Rutelli) che gli ostacoli li mette perchè proprio, come diceva Maltese su Repubblica tempo fa, la sinistra vuol fare di tutto per perdere. Ma pian piano la coalizione sta limando le distanze, se non fosse per le polemiche e il (?) coinvolgimento dei riformisti chez D'Alema in certi strani affari con Unipol Assicurazioni. Tutto questo ovviamente scatena sempre allarmi da massima allerta presso i telegiornali privati e (che è più grave) pubblici. S'è perso totalmente il senso della politica. A partire da chi comanda/lavora in Rai. E la vicenda dei secoli trascorsi prima di definire i quadri in Rai? E si lamentavano, Landolfi e Berlusconi, che l'Unione non dicesse mai di sì. Per forza, mister La Certosa proponeva sempre dei suoi luogotenenti. La sostanza è che, anche se non ne parla nessuno, il paese è alla rovina: anche se c'è stata una lieve (issima) crescita del Pil, i dati parlano chiaro: inflazione galoppante, crescita zero. Andiamo bene! Per capire come va lo Stivale, stiamo attenti, ci basta tuttavia solo un dato: il portafoglio vuoto di tutti noi. Qualche soluzione possibile? I politici non servono per questo? A me (e penso a molti) basterebbe che si dimezzassero lo stipendio e dessero quei soldi alla nostra società e ci fosse una grossa (dico grossa) lotta contro l'evasione fiscale. Non è certo questo che basta a rimettere in piedi il paese, ma è una buona base su cui lavorare. Speriamo che, oltre a cucire stemmi e gonfiate parole addosso a Berlusconi, un giorno i Tg Rai ci dicano davvero che l'Italia è in stampelle: per evitare la sedia a rotelle, correggiamo i difetti degli italiani. Solo dopo aver licenziato, tramite il voto, questa destra incapace e carnevalesca.
| inviato da il 17/8/2005 alle 19:30 | |
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E poi come si fa a non sorridere di uno pseudo-partito che si chiama Forza Italia, il cui simbolo sembra l'etichetta di un'aranciata da due soldi? Corrado Lampe
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"E non poteva essere Berlusconi, perchè sapevo che la sua discesa in campo muoveva esclusivamente da interessi personali: me lo aveva detto chiaramente lui stesso". Indro Montanelli - Soltanto un giornalista

LAICITA'
"Non abbassare il pugno, vecchio. Non lo abbassare mai". Luis Sepulveda - La frontiera scomparsa

"Parlavano anche di politica, i ragazzi del bagno. Si sentivano rossi, radicali, anarchici. Odiavano, ricambiati, gli stronzi nazisti che proliferavano nella loro scuola, figli di figli di bottegai, commercialisti, dentisti, figli di un'ignoranza italiana senza complessi. Si sentivano parte, con sfumature differenti, d'una sinistra sorridente e sincera; simpatizzavano col mondo underground dei centri sociali occupati e delle case discografiche indipendenti, e soprattutto odiavano i pinocchi di piombo delle organizzazioni di partito" Enrico Brizzi - Jack Frusciante è uscito dal gruppo
luis sepulveda
Sto leggendo "Uno nessuno centomila" di Pirandello "Sostiene Pereira" - di Antonio Tabucchi
the Da Vinci code - in english, il più discusso caso editoriale dell'era commercial-libraia

davvero un libro che non puoi interrompere. Bello. In inglese è ancora più gustoso. Consiglio di leggere anche "Angels and Demons". Stepitoso.
Eccomi a Buckingham Palace
"Io, cristiano, non posso accettare l’idea che il Signore, invocato in tutte le mie preghiere come archetipo e fonte di tutte le Virtù, a cominciare dalla più cristiana di tutte, la Carità, si diverta a infliggere alle sue creature i tormenti di un’agonia senza speranza. Questa, anche se viene a ripetermela un Cardinale, o lo stesso Papa, per me è bestemmia". Indro Montanelli - La Stanza - Corriere della Sera

IO SONO LAICO
 LAICITA'
LUI ERA LAICO
 Perchè lui non dovrebbe adottare un figlio?
 Nella Germania Est, la sinistra primo partito
Post Elezioni regionali 2005

 Ma cos'è la destra, cos'è la sinistra... Giorgio Gaber
 Contro tutte le guerre

Eskimo (Francesco Guccini) Questa domenica in Settembre non sarebbe pesata cosi' l'estate finiva piu' nature vent'anni fa o giu' di li' Con l'incoscienza dentro al basso ventre e alcuni audaci, in tasca "l'Unita'", la paghi tutta, e a prezzi d'inflazione, quella che chiaman la maturita' Ma tu non sei cambiata di molto anche se adesso e' al vento quello che io per vederlo ci ho impiegato tanto filosofando pure sui perche' Ma tu non sei cambiata di tanto e se cos'e' un orgasmo ora lo sai potrai capire i miei vent'anni allora e quasi cento adesso capirai Portavo allora un eskimo innocente dettato solo dalla poverta' non era la rivolta permanente diciamo che non c'era e tanto fa Portavo una coscienza immacolata che tu tendevi a uccidere pero' inutilmente ti ci sei provata con foto di famiglia o paleto' E quanto son cambiato da allora e l'eskimo che conoscevi tu lo porta addosso mio fratello ancora e tu lo porteresti e non puoi piu' Bisogna saper scegliere il tempo non arrivarci per contrarieta' tu giri adesso con le tette al vento io ci giravo gia' vent'anni fa Ricordi fu con te a Santa Lucia al portico dei Servi per Natale credevo che Bologna fosse mia ballammo insieme all'anno o a Carnevale Lasciammo allora tutti e due un qualcuno che non ne fece un dramma o non lo so ma con i miei maglioni ero a disagio e mi pesava quel tuo paleto' Ma avevo la rivolta fra le dita dei soldi in tasca niente e tu lo sai e mi pagavi il cinema stupita e non ti era toccato farlo mai Perche' mi amavi non l'ho mai capito cosi' diverso da quei tuoi cliche perche' fra i tanti, bella, che hai colpito ti sei gettata addosso proprio a me Infatti i fiori della prima volta non c'erano gia' piu' nel sessantotto scoppiava finalmente la rivolta oppure in qualche modo mi ero rotto Tu li aspettavi ancora ma io gia' urlavo che Dio era morto, a monte, ma pero' contro il sistema anch'io mi ribellavo cioe', sognando Dylan e i provo E Gianni ritornato da Londra a lungo ci parlo' dell'LSD tenne una quasi conferenza colta sul suo viaggio di nozze stile freak E noi non l'avevamo mai fatto e noi che non l'avremmo fatto mai quell'erba ci creseva tutt'attorno per noi crescevan solo i nostri guai Forse ci consolava far l'amore ma precari in quel senso si era gia' un buco da un amico, un letto a ore su cui passava tutta la citta' L'amore fatto alla boia d'un Giuda e al freddo in quella stanza di altri e spoglia vederti o non vederti tutta nuda era un fatto di clima e non di voglia E adesso che potremmo anche farlo e adesso che problemi non ne ho che nostalgia per quelli contro un muro o dentro a un cine o li' dove si puo' E adesso che sappiamo quasi tutto e adesso che problemi non ne hai che nostalgia, lo rifaremmo in piedi scordando la moquette stile e l'Hi Fi Diciamolo per dire, ma davvero si ride per non piangere perche' se penso a quella ch'eri, a quel che ero, che compassione che ho per me e per te Eppure a volte non mi spiacerebbe essere quelli di quei tempi la' sara' per aver quindic'anni in meno o avere tutto per possibilita' Perche' a vent'anni e' tutto ancora intero perche' a vent'anni e' tutto chi lo sa a vent'anni si e' stupidi davvero quante balle si ha in testa a quell'eta' Oppure allora si era solo noi non c'entra o meno questa gioventu' di discussioni, caroselli, eroi quel ch'e' rimasto dimmelo un po' tu E questa domenica in Settembre se ne sta lentamente per finire come le tante via distrattamente a cercare di fare o di capire Forse lo stan pensando anche gli amici gli andati, i rassegnati, i soddisfatti, giocando a dire che si era piu' felici pensando a chi si e' perso o no a quei patti Ed io che ho sempre un eskimo addosso uguale a quello che ricorderai io come sempre, faccio quel che posso domani poi ci pensero' se mai Ed io ti cantero' questa canzone uguale a tante che gia' ti cantai ignorala come hai ignorato le altre e poi saran le ultime oramai
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